Recupero stragiudiziale bonario

Il servizio di recupero stragiudiziale delle entrate comunali

Ares S.r.l. si propone all’ente territoriale che deve procedere al recupero di diversi crediti, di natura sia patrimoniale che tributaria, e che, a tal fine, intende introdurre, nell’ambito della gestione delle proprie entrate, la fase di recupero stragiudiziale, preliminare alla riscossione coattiva.

Quando avviene il recupero del credito stragiudiziale?

La fase di recupero crediti stragiudiziale si colloca nell’ambito temporale, non presidiato, che si pone a cavallo tra la scadenza del credito non pagato e l’avvio della fase di riscossione coattiva.

Perché affidarsi ad Ares?

L’esternalizzazione del servizio ha il pregio di rendere più efficiente il processo, attraverso differenti fasi di contatto con il cittadino contribuente, secondo una logica di progressività dell’azione e con l’obiettivo di migliori performances di recupero.

L’attività svolta dal soggetto recuperatore:

  1. non si concretizza in una modalità di riscossione, riservata dal legislatore ai soggetti a ciò abilitati, giusta iscrizione all'albo ex 52/53, D.lgs. n. 446/1997;
  2. si qualifica come attività commerciale e consiste nel servizio prestato all’ente per il tentativo di recupero in via stragiudiziale delle somme dovute per le quali erano stati fissati ex lege dei termini di pagamento che non sono stati rispettati;
  3. si configura come un contratto di appalto di servizi circoscritto in un rapporto convenzionale di natura esclusivamente bilaterale (tra amministrazione e soggetto affidatario).

In cosa consiste il servizio di recupero bonario/stragiudiziale?

  • sollecitare il pagamento dell’obbligazione per via epistolare, telefonica, ed eventualmente anche con esazione domiciliare;
  • rintracciare il debitore in caso di suo allontanamento dalla residenza o irreperibilità;
  • gestire il credito vantato dall’ente attraverso un approccio negoziale, tenendo conto delle specifiche problematiche del contribuente ed, eventualmente, elaborando proposte di dilazione o transattive nel rispetto delle disposizioni dell’ente in materia;
  • indirizzare i pagamenti direttamente nelle casse dell’ente;
  • predisporre una relazione sull’attività svolta, sullo stato dell’iter procedurale e della posizione in sofferenza.



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